Nicola De Martino: l’ingegnere navale mancato - VitaNews.it
Nicola De Martino, classe 1944, ha fatto l’operaio per cinquant’anni attualmente è in pensione. Da circa vent’anni ha scoperto la passione per il modellismo navale statico.
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Intervista a Nicola De Martino

Nicola De Martino: l’ingegnere navale mancato

La mia passione è nata per puro caso quando, nel lontano 1996 in occasione di un mio compleanno, ricevetti come regalo un modellino in scala 1:8 di un veliero inglese da costruire.

Nicola De Martino, classe 1944, ha fatto l’operaio per cinquant’anni attualmente è in pensione. Da circa vent’anni ha scoperto la passione per il modellismo navale statico.

 

– Che titolo di studi ha conseguito?

<< Ho frequentato le scuole fino alla quinta elementare >>.

 

– Quando si è avvicinato al mondo del modellismo navale statico?

<< La mia passione è nata per puro caso quando, nel lontano 1996 in occasione di un mio compleanno, ricevetti come regalo un modellino in scala 1:8 di un veliero inglese da costruire. Da quel momento mi sono sempre più avvicinato al mondo del modellismo navale statico, tutt’ora continuo a costruire delle navi ma adesso riesco a crearle da solo senza doverle comprare in un negozio >>.

 

– Qual’ è la sensazione che prova a costruire interamente a mano un modellino ?

<< La soddisfazione è tanta, sinceramente a volte non so nemmeno io come riesco a realizzare certe imbarcazioni ma quando guardo il pezzo di legno dal quale creerò la nave già riesco a intravedere quale sarà il risultato finale. In poche parole è come se le istruzioni di montaggio della nave fossero impresse nella mia mente. Piano piano, con tanto “olio di gomito” e pazienza, tutto il progetto che era nella mia mente lo trasformo in realtà. Credo di avere una dote naturale, d’altronde come titolo di studi ho solamente la licenza elementare però dentro di me mi sento come se fossi un ingegnere, non c’è alcun oggetto che si trovi all’interno di una nave che non riesca a costruire >>.

 

– Quanto tempo impiega a costruire un veliero?

<< Un fattore molto importante è giocato dalla grandezza del veliero, di norma impiego dai tre ai quattro mesi per terminare una progetto . Sono una persona molto pignola, questo lo devo anche al fatto che, per molti anni, ho lavorato il ferro battuto; in mestieri del genere la precisione è tutto! Mi è capitato spesso di terminare un veliero e, guardandolosuccessivamente, di rendermi poi conto che qualcosa poteva essere migliorato. Così ho aggiunto delle migliorie che era giusto apportare per far apparire il veliero alla luce dei miei occhi il più perfetto possibile >>.

 

– Qual’ è la parte più difficile da costruire di un veliero?

<<Senza ombra di dubbio la parte più difficile da costruire è lo scafo della nave. Le sorti della riuscita di una buona imbarcazione sono inevitabilmente legate alla creazione di uno scafo congegnato a dovere. Partire con il piede giusto è quindi fondamentale, una volta terminati i lavori dello scafo tutto il resto è in discesa, se così vogliamo dire. Lo scafo è la parte più importante del veliero o di qualsiasi altra tipologia di imbarcazione, è un po’ come le fondamenta di una casa o le radici di una pianta. Senza una buona base tutto il resto crolla >>.

 

– Perché costruisce solamente modellini di imbarcazioni del passato?

<< Per quanto riguarda il modellismo navale statico preferisco le navi antiche perché esteticamente sono di gran lunga più belle rispetto a quelle odierne. Le navi antiche sono d’altro canto molto più complesse e difficili da realizzare per via della numerosa presenza di dettagli e abbellimento che le caratterizzano. I vascelli, le fregate e via dicendo sono delle opere d’arte del passato, oggigiorno navi così non se ne vedono più; costruire una di queste imbarcazioni regala molta più soddisfazione >>.

 

– Attualmente a quale progetto sta lavorando?

<< Adesso sto costruendo una goletta inglese del 1650, realizzata interamente a mano da me >>.

 

– Qual è la sua creazione navale preferita?

<< Si tratta di un modello fatto a mano in ogni suo minimo dettaglio, la nave di cui sto parlando è il vascello inglese della RoyalNavy conosciuto come Victory, costruito nel 1760. Ogni volta che la guardo sono sempre più convinto che sia la mia opera d’arte. Osservandola mi sento appagato, non amo elogiarmi da solo ma sono consapevole di aver fatto un ottimo lavoro >>.

 

Il direttore di vitanews.it ringrazia Nicola De Martino per aver raccontato la sua passione nel mondo del modellismo navale sperando che questa intervista possa essere di spunto e di motivazione per tutti i giovani e non, che hanno una passione, perché come è stato dimostrato da questa intervista le passioni non hanno età.

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Interviste
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